Il Passaggio generazionale e le aspettative mancate.

Il passaggio generazionale è uno tra gli argomenti di maggior peso trattati in questi ultimi anni dai nostri professionisti, sulla base di un’esperienza maturata con successo in oltre 40 anni di attività.

In tutti questi anni, i nostri professionisti hanno aiutato centinaia di imprenditori a creare le basi per un solido passaggio generazionale in azienda ma anche a pianificare un futuro di certezze e di tutela dei patrimoni raggiunti.

Per capire esattamente il contesto, i punti di forza ed i pericoli che tutti i soggetti interessati possono correre, ricorriamo ad una delle nostre case-history che ci si presenta con cadenza regolare.

Il caso è quello di un imprenditore che ha lavorato tutta la propria vita creando una bellissima azienda. Anni di sacrifici ripagati da un discreto successo e da un’azienda ed un brand di valore.

Un imprevisto e tutto può cambiare.

La storia riguarda uno dei tanti imprenditori italiani, di nome Giovanni, e la sua famiglia composta da tre figli. Il più grande aveva sempre lavorato col padre in azienda. Il secondo aveva intrapreso una carriera sportiva mentre la terza si era sposata con l’intento di creare una famiglia a cui dedicarsi per buona parte del proprio tempo.

…e naturalmente Giovanni non aveva mai pianificato un passaggio generazionale “organizzato”.

Una situazione classica.

Nel momento del repentino passaggio a “miglior vita” di Giovanni, le quote della società passarono in eredità in parti uguali a tutti e tre i figli.

Questa situazione è abbastanza comune perché i genitori pensano che essendo i figli tutti “uguali”, debbano ricevere in eredità la stessa quantità e qualità di patrimonio. La storia però non va sempre così.

Infatti, alla prima assemblea soci, i due figli non abituati alla vita aziendale, avendo ereditato la maggioranza delle quote della società, cominciarono a voler prendere decisioni poco pratiche e poco pragmatiche per la vita dell’azienda, influenzati purtroppo anche dai rispettivi coniugi.

In pochi mesi l’azienda florida e sana inizia a perdere clienti e fatturato e a produrre un prodotto non più in linea con le aspettative dei clienti. Il valore dell’azienda ben presto si riduce, così come i fidi bancari e nel giro di qualche anno, l’azienda entra in crisi fino a chiudere.

Tutto ciò che Giovanni non avrebbe mai voluto per la sua azienda.

Cosa sarebbe accaduto se fosse stato istituito un Trust di valore?

La storia della famiglia di Giovanni prosegue con il figlio più grande che riparte con una nuova impresa, forte dell’esperienza maturata con il padre.  Gli altri due, che forse il padre voleva tutelare maggiormente, considerata la loro scarsa propensione aziendale e manageriale, si trovano in grande difficoltà a mantenere il loro precedente tenore di vita.

Questo passaggio generazionale, sostenuto invece da un trust di valore come quelli che studiamo e personalizziamo su ogni realtà, avrebbe generato certezze e solidità diverse.

L’imprenditore in questione, avrebbe potuto trasferire in un Trust il 100% delle quote della società e indicare al Trustee che l’amministratore della società avrebbe dovuto essere il figlio con esperienza manageriale, mentre i frutti derivanti dai beni in Trust (ad esempio i dividendi distribuiti dalla società) sarebbero stati distribuiti in parti uguali tra i tre figli nominati beneficiari del Trust.

In questo modo Giovanni avrebbe garantito la guida più consona alla sua azienda, evitandone la chiusura e, sembrerà strano, avrebbe tutelato i due figli con minor capacità imprenditoriale.

Questa una delle più classiche applicazioni e manifestazioni di un trust di valore.

Con il Trust si può fare ancora di più.

Proviamo ora a immaginare se nel caso di Giovanni, senza l’istituzione di uno dei nostri Trust, fosse venuto a mancare uno dei suoi figli.

La situazione sarebbe ancora più complicata.

Le quote societarie sarebbero state divise in eredità, con la relativa gestione, non solo tra i due figli superstiti di Giovanni, ma anche tra i figli e il coniuge del figlio deceduto, con parcellizzazione delle quote ancora più accentuata.

Oltre all’aspetto puramente economico e di protezione del patrimonio per assicurare un futuro ai figli, con l’istituzione del Trust si potrebbe invece far proseguire l’azienda ed i benefici derivanti dalla gestione aziendale potrebbero essere distribuiti anche a persone non in diretta discendenza. Oppure esclusivamente ai soli discendenti.

Il Trust è riconosciuto in Italia dal 1992 ed è uno strumento di grande potenzialità che consente di risolvere in modo innovativo e con efficacia, i numerosi e complessi problemi connessi con la pianificazione, la protezione del patrimonio e la sua devoluzione.

Sia durante che dopo la morte del disponente, secondo volontà precostituite.

Tutto ciò è uno dei vantaggi di un passaggio generazionale, studiato e pianificato in ogni suo dettaglio.

Favicom Ornella Corocher 2019

COROCHER • ORNELLA & ASSOCIATI

Lo Studio Corocher Ornella & Associati è un team di oltre 20 professionisti che assiste imprenditori e manager in tutti gli aspetti cruciali connessi alla gestione aziendale e del patrimonio personale.

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Una specifica divisione dello studio è inoltre totalmente dedicata alla consulenza del lavoro in tutte le sue declinazioni, compreso il servizio di elaborazione dei cedolini mensili e dei relativi adempimenti.

Nell’ambito della gestione di aziende con filiali estere, lo studio intrattiene infine consolidate relazioni nazionali ed internazionali, con studi legali, società di consulenza, istituti di credito, società fiduciarie e società di revisione.

Lo studio è inoltre Partner Sole 24 Ore, ha una certificazione Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001:2015 e grazie al numero di aziende gestite, mette a disposizione dei propri clienti sale riunioni con apparati per audio/video conferenze o Webinar.

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